Tempo fa avevo letto da qualche parte questo bel pensiero, che mi ero annotato.
Poi, quando qualche giorno fa mi sono trovato a passeggiare tra le vestigia romane di Lucus Feroniae, le parole mi sono ritornate alla mente:
«Il silenzio è il migliore compagno di viaggio per chi si aggira tra le rovine di una città dissepolta, di un antico santuario sperduto tra le montagne, di una fortezza millenaria arroccata su uno sperone in mezzo al deserto. Allora le testimonianze del passato “ci parlano” attraverso il colore delle pietre, delle forme, della materia. Recepiamo il loro messaggio con lo sguardo, attraverso un’esperienza estetica (percettiva cioè) da cui il suono sembra essere, a una prima impressione, escluso».
(Angelo Coccaro)